Quante volte ci è capitato di ascoltare una canzone senza concentrarsi troppo sul testo! Ecco per voi una raccolta di brani che sicuramente avrete già sentito mentre eravate ad una festa, in macchina o durante una passeggiata nella natura. Avevate già colto i riferimenti alla sostenibilità, all’ecologia e al riciclo? Buon ascolto!
Ecco la nostra playlist! Sì, è uno spoiler del contenuto che segue, ma garantiamo che ne vale la pena!
1. Joni Mitchell – Big Yellow Taxi
In questa canzone di Joni Mitchell pubblicata nel 1970, un particolare riferimento alla preservazione della natura si trova nel corpo centrale de testo:
“They took all the trees, and put em in a tree museum / And they charged the people a dollar and a half to see them / No, no, no / Don’t it always seem to go / That you don’t know what you got ‘til it’s gone / They paved paradise, and put up a parking lot / Hey farmer, farmer, put away your DDT / I don’t care about spots on my apples, / Leave me the birds and the bees”
Il brano si distinse fin da subito per la preoccupazione crescente sull’ambiente. “Hanno asfaltato il paradiso e ci hanno costruito sopra un parcheggio; non mi interessa delle macchie sulle mie mele, lasciatemi gli uccelli e le api” sono i passaggi più rilevanti del testo. In “hey charged the people a dollar and a half to see them” Joni si riferisce ad un reale giardino botanico ad Honululu dove era stato allestito un museo di piante tropicali.
2. Linkin Park – What I’ve done
Nel 2007, i Linkin Park pubblicano un brano poi destinato a fare la storia. Avete mai pensato che già il anche il titolo è ricollegabile ad azioni ecologiche? So che siete curiosi di riascoltare il brano, vediamo qualche passaggio chiave legato alla sosteniiblità!
In this farewell / There’s no blood, there’s no alibi / ‘Cause I’ve drawn regret / From the truth of a thousand lies / So let mercy come and wash away / What I’ve done I’ll face myself.
Guardando solamente i primi 20 secondi del video, il messaggio è molto chiaro: la band si trova in una distesa arida, dove la natura si è ritirata. Ci sono clip riguardanti lo scioglimento del ghiaccio e prati che si ritirano. Il messaggio è quello di dimenticare cosa abbiamo fatto in passato, conflitti e scelte sbagliate e pensare al futuro, ad un nuovo inizio per il nostro pianeta.
3. Alabama – Pass it on down
Nel brano pubblicato dagli “Alabama” nel 1990, vengono sollevati molti problemi tutt’ora dibattuti come l’inquinamento marino e la scarsità di acqua. Viene analizzato anche il tema della sostenibilità per le generazioni future, le piogge acide e gli incendi boschivi.
We live in the land of plenty / But many things aren’t plenty anymore / Like the water from our sink / They say its not safe to drink / You gotta go and buy it at the store / Now we’re told there’s a hole in the ozone / Look what’s washing on the beach / And Lord, I believe, from the heavens to the seas / We’re bringing Mother Nature to her knees. / Well there’s a change taking place way on the mountains / Acid rain is falling on the leaves / And down in Brazil, the fires are burning still / How we gonna breathe without them trees.
Teddy Gentry, uno dei componenti del gruppo, rivelò che ebbe l’idea di comporre una canzone sull’ambiente dopo un dialogo con il figlio. Al bambino infatti, dopo una battuta di pesca, fu vietato di mangiare un pesce perchè poteva contenere mercurio.
4. Jack Johnson – The Three R’s
Avvicinandoci di più ai nostri giorni, Jack Johnson pubblica nel 2006 una canzone slogan, riferendosi alle 3 R legate all’ecologia e alla sostenibilità: Reduce, Reuse, Recycle.
We’ve got to learn to / Reduce, reuse, recycle / If you’re going to the market to buy some juice / You’ve got to bring your own bags and you learn to reduce your waste / And if your brother or your sister’s got some cool clothes / You could try them on before you buy some more of those / Reuse, we’ve got to learn to reuse / And if the first two r’s don’t work out / And if you’ve got to make some trash / Don’t throw it out / Recycle, we’ve got to learn to recycle.
Sebbene abbia un testo molto semplice, la canzone trasmette un messaggio profondo ma chiaro, alla base dei comportamenti ecologici che dovrebbero essere seguiti da un numero sempre più maggiore di persone: Ridurre, Riutilizzare, riciclare.
5. Imagine Dragons – Radioactive
Passiamo ora ad una canzone che almeno 1 volta nella vostra vita avete sicuramente cantato a squarciagola. Radioactive è stata pubblicata dagli Imagine Dragons nel 2012, ed ha fin da subito scalato le classifiche mondiali. Avevate mai pensato alla tematica ecologica della canzone?
I’m waking up to ash and dust / I wipe my brow and I sweat my rust / I’m breathing in the chemicals / I’m waking up, I feel it in my bones / Enough to make my systems blow / Welcome to the new age, to the new age / Welcome to the new age, to the new age / Whoa, oh, oh, oh, oh, whoa, oh, oh, oh, I’m radioactive, radioactive
Sebbene la canzone sia spesso stata accostata anche al tema di un prigioniero che viene rilasciato in un mondo nuovo, non mancano gli elementi per un’analisi sul piano dell’inquinamento. A primo impatto, potremmo pensare ad una denuncia contro i rifiuti nucleari ed appunto, alla loro radioattività. Tuttavia, sostanze nocive simili possono essere trovate anche negli smartphone o nel cibo.
6. Ellie Goulding – In This Together
L’iconica canzone di Ellie Goulding, pubblicata nel 2019, è stata utilizzata ufficialmente anche dalla piattaforma di streaming Netflix, per una docu-serie intitolata “Our Planet”.
I can hear the whole world singing together / I can hear the whole world sing: It’s now or never / ‘Cause it’s not too late if we change our ways / And connect the dots to our problems / I can hear the whole world sing / We’re in this together We’re in this together / Pickin’ up the pieces / I listen out for beating hearts / And now it’s time for healing / The sun will rise, but this time it’s so bright / And all I have left is my faith that we could change / ‘Cause I can’t watch us lose / Like I watch us lose…
Ellie Goulding si fa carico di un grido al cambiamento imminente, spesso analizzato da un punto di vista teorico, ma ancora poco dibattuto sulla pratica. Le nostre piccole azioni di ecologia e salvaguardia, accomunate, possono avere impatti significativi nel mondo di domani. Anche secondo la cantante infatti, non stiamo sicuramente approfittando di questo grido al cambiamento, e la sconfitta di questo passo sarà molto vicina.
7. Neil Young – Be The Rain
Rock Classico! Sono quasi passati 20 anni dalla pubblicazione di Be The Rain, brano spiccatamente rock composto da Neil Young & Crazy Horse. “Abbiamo un compito da svolgere, dobbiamo salvare Madre Natura.”
Save the planet for another day. (“Attention shoppers, / Buy with a conscience and save.”) / Save the planet for another day. / We got to wake up, / We got to keep goin. / If they follow us / There’s no way of knowin’. / We got a job to do. / We got to save Mother Earth.
Neil Young attacca le grandi realtà inquinanti e si schiera con agricoltori e pescatori, che sono attaccati “dall’avidità aziendale e dai prodotti chimici”. Nella parte centrale della canzone, il coro ripete un messaggio forte “dobbiamo svegliarci, dobbiamo continuare ed andare e salvare madre terra”.
8. Miley Cyrus – 1 Sun
La cantante e attrice americana, conosciuta per la sua anima pop ed una voce inconfondibile, rilascia nel 2015 un brano rock dove si vuole mettere il risalto che sulla Terra, non è l’uomo il protagonista, ma la natura stessa, ed in quanto tale deve essere rispettata.
We all walk around / And waste life It’s just gonna go on forever / Like there’s some eternal endless supply / Of what it takes to keep us alive / There might be a day / Where everything goes away to remind us / How ungrateful our culture is / We need to take time / To replace what’s stolen from mother nature / We only had one sun, one moon, one me / One you / And we only have a little time to show how much we love / The sun (the sun) the moon (the moon)
Il produttore della canzone, Oran Yoel, spiegò che Miley fu interessata a scrivere una parte stessa del testo, con una propria creatività. Questo comportamento lasciò sorpreso il produttore stesso, che mai aveva visto tale dedizione alla scrittura di una canzone che per la cantante americana aveva un significato profondo.
9. Gotye – Eyes wide open
Nel 2010, l’artista conosciuto soprattutto per il successo della canzone “Somebody that i used to know”, pubblica un brano che già dal titolo potrebbe suggerirci un collegamento all’ecologia. Scopriamolo meglio!
While the signs were clear, they had no idea / You just get use to livin’ in fear / Or give up, when you can’t even picture your future / We walk the plank, with our eyes wide open / And some people offered up answers / We made out we like we heard, they were only words / They didn’t add up, to a change in the way we were living / And the saddest thing, is all of it could’ve been avoided.
Vi consigliamo di ascoltare la canzone integrando il video, dove il messaggio che si vuol trasmettere è ancora più enfatizzato. “We walk the plank with our eyes wide open” si riferisce all’uomo, che sta consapevolmente distruggendo la Terra e camminando verso la morte a causa di questo – la Terra non ha una riserva infinita di risorse. Sappiamo che la nostra società è incentrata sul consumo, e sappiamo che questo potrebbe portarci ad un punto di non ritorno, ma i fatti per proteggerci da queste avvertenze, in molte aree tardano ancora ad arrivare.
10. Smash mouth – All star
Nel 1999, ancora prima di registrare il famoso brano “I’m a believer” per Shrek, la band statunitense diffondeva nelle radio un manifesto ambientale il cui significato è ancora attuale dopo 20 anni.
It’s a cool place and they say it gets colder / You’re bundled up now, wait ‘til you get older / But the meteor men beg to differ / Judging by the hole in the satellite picture / The ice we skate is getting pretty thin / The water’s getting warm so you might as well swim / My world’s on fire, how about yours?
Il brano ci spinge a pensare fuori dagli schemi, a non scoraggiarci nell’ascoltare consigli avvilenti di coloro che credono che un cambiamento non sia possibile. Parliamo di un grido all’azione, come segno di protesta alla staticità di idee sul cambiamento climatico da parte degli scoraggiati.
11. Eagles – The last resort
Quando pensiamo che nel mondo della musica, la consapevolezza legata all’ecologia sia nata solamente negli ultimi anni, ci stiamo sbagliando di grosso. Molti di voi noi erano ancora nati nel 1977, quando venne pubblicato questo brano degli Eagles.
Some rich man came and raped the land, nobody caught ‘em / Put up a bunch of ugly boxes and, Jesus, people bought ‘em / And they called it paradise, the place to be, / They watched the hazy sun sinking in the sea.
Lo stesso cantante della band, nel 1978, diceva che “L’uomo è l’unico animale sulla terra che è capace di distruggere il suo ambiente.” ed analizza in particolare lo sviluppo, la distruzione della terra e la costruzione di case, uffici e negozi. Lo chiamano paradiso, perché è una bella casa, ma poi ci giriamo a guardare il sole nebbioso, forse nebbioso a causa dell’inquinamento.
12. David Bowie – Five Years
David Bowie analizza già nel 1972 un ipotetico futuro in cui restano all’umanità solo 5 anni di vita, con la Terra che sta morendo.
News guy wept and told us earth was really dying / Cried so much his face was wet then / I knew he was not lying / I heard telephones, opera house, favourite melodies / I saw boys, toys electric irons and T.V.’s / My brain hurt like a warehouse it had no room to spare / I had to cram so many things to store everything in there / And all the fat-skinny people / And all the tall-short people / And all the nobody people / And all the somebody people / I never thought I’d need so many people.
Il tema analizzato da Bowie fa riflettere. Il focus dell’argomento è che si parla di ecologia, di sostenibilità, di rigenerare la natura come l’abbiamo trovata, ma la realtà è che spesso i piccoli cambiamenti non sono abbastanza. Dobbiamo avere in faccia il peggio e provarlo sulla nostra pelle per renderci conto che l’ora x è ora o mai più.
13. Piero Pelù – Picnic all’inferno
Concludiamo la raccolta di canzoni eco-rock con un artista che più rock non si può! Piero Pelù pubblica questo brano nell’ottobre 2019, con diverse sequenze in cui possiamo ascoltare anche la voce di Greta Thunberg.
Picnic all’inferno / Siamo cotti a fuoco lento / Siamo carne per avvoltoi / E gira e gira siamo sempre noi / Picnic all’inferno / Mangio plastica e cemento / Siamo nudi e siamo armati / Siamo quelli che si sono alzati / L’uomo è l’animale più feroce sulla terra / Siamo sempre in guerra / Contro l’indifferenza
Dopo la pubblicazione del brano, Pelù disse in un’intervista al Corriere della Sera che cerca di vestirsi vintage e di fare la spesa al mercato dove non c’è packaging. La cosa di cui va più orgoglioso sono i sacchi della spazzatura che tiene in macchina: in spiaggia e nelle passeggiate raccoglie chili di plastica. Il suo impegno sta nel lasciare i posti meglio di come li ha trovati».
Avete scoperto altre canzoni che si riferiscono al tema dell’ecologia? Scrivetecelo nei commenti e saremo felici di aggiungerli alla playlist!
E per rimanere in tema… hai mai sentito parlare di Music Declares Emergency? Gruppi di artisti, professionisti dell’industria musicale e organizzazioni hanno deciso di unirsi per dare maggior voce ad un’emergenza globale legata al clima e all’ecologia che ormai deve interessare tutti.
Con il loro manifesto “No music on a dead planet”, uno dei maggiori obiettivi è quello di ottenere risposte dai governi e proteggere la vita sulla Terra. Quasi 2500 artisti hanno deciso di sottoscrivere il programma di Music Declares Emergency. Il potere della musica può finalmente promuovere quel cambiamento culturale che serve per creare un futuro migliore!