Quante volte ci è capitato di ascoltare una canzone senza concentrarsi troppo sul testo! Ecco per voi una raccolta di brani che sicuramente avrete già sentito mentre eravate ad una festa, in macchina o durante una passeggiata nella natura.
Avevate già colto i riferimenti alla sostenibilità, all’ecologia e al riciclo? Buon ascolto! Ecco la nostra playlist! Sì, è uno spoiler del contenuto che segue, ma garantiamo che ne vale la pena!
1. Marvin Gaye – Mercy mercy me
Nel 1971 Marvin Gaye registra questa canzone, poi rivisitata nel corso degli anni da molti altri artisti, come The Strokes. Probabilmente, in molti è sfuggita la seconda descrizione, tra parentesi, che è appunto “The ecology”.
Things ain’t what they used to be (ain’t what they used to be) / Where did all the blue skies go? Poison is the wind that blows / From the north and south and east / Woah mercy, mercy me, yeah / Ah, things ain’t what they used to be (ain’t what they used to be) / Oil wasted on the ocean and upon our seas / Fish full of mercury / Oh Jesus, yeah, mercy, mercy me, ah / Ah, things ain’t what they used to be (ain’t what they used to be) / Radiation underground and in the sky / Animals and birds who live nearby are dying.
Come potete vedere, il testo centrale della canzone menziona i cieli blu che svaniscono a casa dell’inquinamento nelle città, il petrolio che si riversa sugli oceani e distrugge la vita acquatica, le radiazioni che uccidono gli animali, il sovraffollamento della terra. Il cantante conclude chiedendo quanto altro abuso può sopportare la madre terra.
2. Mos Def – New world water
Era il 1999 quando Mos Def pubblicò questa canzone. Il cantante statunitense si è distinto nel corso degli anni anche come attore e attivista, battendosi per il tema dell’ecologia e degli afro-americani negli Usa.
‘Cause while these knuckleheads is out here sweatin they goods / The sun is sitting in the treetops burnin the woods / And as the flames from the blaze get higher and higher / They say, “Don’t drink the water! / We need it for the fire!” / Now they say it got lead and stink in it (New World Water) / Fluorocarbons and monoxide / Push the water table lopside / Used to be free now it cost you a fee.
New world water è un riferimento al termine “New world order”. Il valore dell’acqua è ormai determinato non dal suo valore intrinseco, ma dagli interessi che si hanno sul bene pubblico più conosciuto. Mos Def denuncia come soprattutto nei Paesi più poveri, l’acqua sia diventata un bene molto costoso, mentre le risorse locali sono inutilizzabili a causa della contaminazione.
3. Madonna feat Justin Timberlake & Timbaland – 4 minutes
Alcuni tra i cantanti di spicco della musica post 2000 fanno da sfondo al brano pubblicato nel 2008. 4 Minuti è un tempo limitato per indicare figuratamente che non abbiamo un’eternità per fare dei cambiamenti urgenti.
Time is waiting / We only got four minutes / To save the world / No hesitating Grab a boy / Grab a girl / Time is waiting We only got four minutes / To save the world / No hesitating / We only got four minutes, huh / Four minutes
Nella parte del testo dove si dice “the road to hell is paved with good intentions” Madonna vuole trasmettere l’idea che anche con buone intenzioni, l’importante è agire e fare la differenza. Un’impronta sostenibile nelle azioni giornaliere, non ha bisogno di essere esaltata, ma avviata e seguita da tutti.
4. Louis Armstrong – What a wonderful world
Chiedete di questa canzone ai vostri nonni, zii e genitori; il brano di Armstrong del 1967 ha segnato epoche discografiche ed è ancora conosciutissima dai più giovani. E’ un inno alla natura e alla sua preservazione.
I see trees of green / Red roses too / I see them bloom / For me and you / And I think to myself / What a wonderful world / I see skies of blue / And clouds of white / The bright blessed day / The dark sacred night.
In queste prime strofe, la celebrazione della natura ci riporta in mente quanto bello sia essere circondati dalla vita, e quanto diamo per scontati tutti gli esseri viventi presenti in natura, sentendoci, come uomo, il padrone del sistema.
5. Will.i.am – S.O.S. Mother Nature
Con il rapper americano, facciamo un balzo in avanti di 40 anni, al 2007, quando fu pubblicato questo brano a spiccato tema ambientale, con forti prese di posizione del rapper.
We got a new terror threat, it’s called the weather / More deadlier than chemical and nuclear together / It’s hotter in the winter, even hotter in the summer / Jesus, or Buddha, somebody come and help us out” / “Lord come down and help us out / Send us an angel, help us out SOS, help us out / Looking all around and I’m watching the world, changing / Open up your eyes, you can see things rearranging / The world is dying / And if they say it’s gonna be alright, them people are lying”
La critica maggiore è rivolta ai nostri focus primari e di come spesso al centro dei discorsi ci siano temi legati al denaro e quasi mai rivolti all’ambiente, al “prendersi cura del nostro pianeta“. Lo scopo primario, è quello di aumentare la consapevolezza verso il tema ecologico.
6. Marrakesh e Cosmo – Greta Thunberg
Nel corso del 2019, anche la scena musicale italiana si aggiunge ad una forte presa di posizione a favore della sostenibilità, con l’evidente condanna ad azioni che stanno portando la natura al declino.
Dal tramonto di questo sistema, ehi / Fino all’alba di una nuova era / Ho idea che per l’inquinamento fare la differenziata / Non sia abbastanza, tentano (right here) / I gradi si alzano e scende il livello / Come ci stessimo avvicinando all’Inferno (wash, right here) / Il dramma è che scompariranno in tanti (ehi, right now) / Ma finiremmo poi per adattarci (ehi, right here) / Nascosti al buio come scarafaggi (right now) / In un bunker, come ci diceva Greta Thunberg.
Il testo è un riferimento alle abitudini occidentali, all’inquinamento, ai cambiamenti climatici. Le parole dei rapper sono senza dubbio di apprezzamento verso Greta Thunberg, condividendo a pieno la lotta e le problematiche dell’ambiente e dei rifiuti. Il pericolo posto dai due cantanti è quello dell’estinzione, che prevedono in un futuro imminente, così come ci aveva “preannunciato” Greta.
7. Adriano Celentano – Il ragazzo della via Gluck
Rimaniamo in Italia, ascoltando un grande classico di Celentano del 1966. A differenza di Marrakesh, non si parlava ancora di “cambiamento climatico” ma di come invece la natura fosse a rischio, a causa di costruzioni sempre più rapide e robuste, che prendevano il posto dei campi.
Là dove c’era l’erba ora c’è / Una città / E quella casa in mezzo al verde ormai / Dove sarà / È una fortuna, per voi che restate / A piedi nudi a giocare nei prati / Mentre là in centro io respiro il cemento / Torna e non trova gli amici che aveva / Solo case su case / Catrame e cemento / Non so, non so / Perché continuano / A costruire, le case / E non lasciano l’erba / Non lasciano l’erba / Eh no / Se andiamo avanti così, chissà / Come si farà / Chissà
La canzone è un manifesto artistico che riprende il tema dell’ecologia e della natura abusata dal progresso. L’osservazione finale della canzone fu anche profetica: lo stesso Celentano è stato protagonista circa 5 anni fa di una controversia nei confronti del comune di Milano, che doveva tagliare circa 600 esemplari di alberi a causa della costruzione di una nuova linea di metropolitana.
8. Michael Jackson – Earth song
Il Dio del pop nel 1995 registra un brano protagonista di diversi riconoscimenti da parte di organizzazioni animaliste e ambientali.
What about nature’s worth? (Ooh) / It’s our planet’s womb (What about us?) / What about animals? (What about it?) / We’ve turned kingdoms to dust (What about us?) / What about elephants? (What about us?) / Have we lost their trust (What about us?) / What about crying whales? (What about us?) / We’re ravaging the seas (What about us?) / What about forest trails? (Ooh) / Burnt despite our pleas (What about us?)
Earth song fu la prima di Michael Jackson a trattare apertamente l’ambiente e il benessere degli animali. Vi invitiamo a vedere anche il video, che è incentrato sulla distruzione e la rinascita della Terra. Il coro continuamente in sottofondo, è stato più volte accostato al pianto del pianeta stesso.
9. Elio e le storie tese – La canzone circolare
Concludiamo la raccolta con una collaborazione musicale del 2018 tra la band italiana e Legambiente: un’associazione ambientalista italiana fondata nel 1980.
Sono stufo di produrre, di consumare / Di creare dei rifiuti / E se invece producessi, consumassi meno / Rimettessi tutto in circolo? / Non si può più continuare col lineare / È meglio un’economia circolare / Quando ricicli, tu non rifiuti più / Un torsolo sputato aveva dichiarato / “Ormai sono finito” / Ma poi con altri torsoli si fece il biometano / E tutti trasformati tornarono a cantare / È la canzone circolare / Vuole spronare a riciclare / Cari colleghi del cantare / Dai venite a cantarla anche voi
Avete letto bene! L’ultima riga del testo dice che anche voi vi potete sentire completamente liberi di continuare la canzone di “Elio e le storie tese“, aggiungendo contenuti legati alla sostenibilità. Tutti potranno mandare il loro componimento al sito di Legambiente (canzonecircolare.legambiente.it) e contribuire così al grande progetto per promuovere l’economia circolare!
Avete scoperto altre canzoni che si riferiscono al tema dell’ecologia? Scrivetecelo nei commenti e saremo felici di aggiungerli alla playlist!
E per rimanere in tema… hai mai sentito parlare di Music Declares Emergency? Gruppi di artisti, professionisti dell’industria musicale e organizzazioni hanno deciso di unirsi per dare maggior voce ad un’emergenza globale legata al clima e all’ecologia che ormai deve interessare tutti.
Con il loro manifesto “No music on a dead planet”, uno dei maggiori obiettivi è quello di ottenere risposte dai governi e proteggere la vita sulla Terra. Quasi 2500 artisti hanno deciso di sottoscrivere il programma di Music Declares Emergency. Il potere della musica può finalmente promuovere quel cambiamento culturale che serve per creare un futuro migliore!
bellissimo post