5 REGOLE PER INTERPRETARE LA LISTA DEGLI INGREDIENTI COSMETICI CORRETTAMENTE
È importante conoscere la composizione e le materie prime che stiamo acquistando perché ci aiuta a scegliere in modo consapevole. Ci consente di rispettare l’ambiente e di optare per prodotto biologici privi di sostanze inquinanti ed ecosostenibili, senza sprecare tempo e denaro in cosmetici di scarsa qualità che potrebbero essere nocivi per la nostra salute.
Spesso si tende a differenziare un prodotto buono da uno meno buono a seconda del prezzo, maggiore è migliore sarà la qualità del prodotto: niente di più sbagliato! La qualità e le caratteristiche di un prodotto dipendono dalle materie prime utilizzate. Non facciamoci ingannare solo dal packaging!
L’INCI, abbreviazione di International Nomenclature of Cosmetic Ingredients, è una lista degli ingredienti contenuti nei prodotti cosmetici, quali creme per il viso o per il corpo, maschere viso, scrub … è diventato obbligatorio applicarlo sulla confezione a partire dal 1997 per consentire di definire in modo univoco il nome delle sostanze impiegate all’interno del prodotto.
COME INTERPRETARE L’INCI:
I. ordine degli ingredienti
L’ordine segue il peso che un ingrediente ha all’interno del prodotto. Quindi, il primo elemento sarà quello maggiormente presente, a seguire quelli in quantità inferiore in ordine decrescente. Gli ingredienti in quantità inferiore all’1% possono essere elencati in ordine sparso nella parte finale dell’elenco.
II. nome degli ingredienti
Gli ingredienti di uso comune sono indicati con il sostantivo (in genere latino) con cui sono elencati sul codice farmaceutico ufficiale, la Farmacopea Europea. Le sostanze chimiche sintetiche e i derivati vegetali, che hanno subito trasformazioni chimiche, vengono indicati con il nome tecnico inglese. I derivati vegetali che, invece, non hanno subito altri trattamenti oltre l’estrazione vengono indicati con il nome botanico latino della pianta di origine, eventualmente seguito dal tipo di estratto e dalla parte di pianta da cui sono ottenuti, entrambi in inglese.
III. i coloranti
I coloranti solitamente sono indicati alla fine dell’elenco e vengono riportati con il nome attribuitogli in base ad una lista internazionale, che prevede l’indicazione della sigla CI (“Color Index”) seguito da un numero identificativo.
IV. ingredienti provenienti da agricoltura biologica
Gli ingredienti provenienti da agricoltura biologica sono indicati con un asterisco (*).
V. non sono considerati ingredienti
Non sono considerati ingredienti le impurità contenute nelle materie prime né le sostanze tecniche secondarie usate nella fabbricazione che non compaiono nella composizione del prodotto finito.
INGREDIENTI DA EVITARE
Ecco una breve lista di ingredienti da tenere d’occhio quando si acquista un prodotto:
PETROLATI: derivano dal petrolio e possono essere considerati come sostanze di scarto. Tra i più diffusi vi è la paraffina (paraffinum liquidum), petrolatum, vaselina o mineral oil. Sono dannosi perché contengono sostanze oleose occlusive che impediscono la traspirazione e disidratano la pelle. Hai presente i brufoli e punti neri? Ecco, i petrolati li aiutano a spuntare e incrementano la proliferazione batterica!
SILICONI: tra i più diffusi vi sono il dimethicone e cyclopentasiloxane. Vengono utilizzati perché resistenti ai cambi di temperatura e hanno proprietà idrorepellenti. Sono però potenzialmente dannosi perché se è vero che regalano una sensazione di idratazione e morbidezza a pelle e capelli, dall’altro, agiscono creando una pellicola occlusiva che impedisce la traspirazione. Di nuovo benvenuti brufoletti, punti neri e anche doppie punte!
PARABENI: sono dei conservanti chimici ed è facile identificarli perchè terminano in -paraben. Sono usati frequentemente in cosmetica perché più economici rispetto alle alternative organiche e perché aumentano la durata del prodotto, e quindi la scadenza. Attenzione però perchè tendono a penetrare ed accumularsi nella pelle fino a influenzare potenzialmente le ghiandole ormonali.
TENSIOATTIVI: sono i SLS (sodium lauryl sulfate) e SLES (sodium laureth sulfate). Vengono usati perché economici e… producono molta schiuma! Il danno che provocano spesso è irritazione della pelle.
PEG: acronimo di “Poli Etilene Glicole”, derivano dal petrolio e vengono utilizzati in cosmetica come emulsionanti. Servono a permettere un miglior assorbimento delle sostanze contenute nei cosmetici. Nell’INCI la sigla PEG è generalmente seguita da un numero, più alto è, maggiore è la possibilità che il prodotto contenga residui tossici di produzione.
Spero di averti aiutata nella comprensione delle regole base per leggere la lista degli ingredienti nei prodotti cosmetici e capire quindi quali siano più sostenibili.
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Buon shopping consapevole!